martedì 28 ottobre 2014

LE CASTAGNE: FRUTTO SIMBOLO DELL’AUTUNNO

Ogni stagione ha il suo “frutto proibito” ma, fra tutte,  l’autunno è decisamente la peggiore.


Uva, zucca, cachi, castagne … tutti frutti che nelle diete sono elencati sotto la voce “ELIMINARE” o “LIMITARE”.

E così si entra subito in paranoia e ci si ritrova a pronunciare la frase più frustrante del mondo: NON POSSO, SONO A DIETA!

Dal momento che la parola “dieta” indica un corretto stile di vita non dovrebbe comportare negazioni, privazioni e disagi.

Cerchiamo di capire come e quante castagne si possono mangiare mantenendo una dieta equilibrata.

Un tempo le castagne rappresentavano un alimento importante per i popoli montani, tanto da essere definite il “pane dei poveri”.

Infatti si possono mangiare proprio come il pane, o meglio in sostituzione del pane o della pasta.


Dal punto di vista nutrizionale la castagna ha contenuto di proteine, grassi e carboidrati molto simili a quelli dei cereali e prodotti da essi derivati. Forniscono anche un discreto apporto di sali minerali, soprattutto potassio, ferro, fosforo, zolfo, magnesio e calcio, e vitamine, in particolare vitamina C, B1, B2, e PP.

Purtroppo durante la cottura gli amidi tendono a scomporsi in zuccheri semplici, che fanno alzare troppo velocemente la glicemia postprandiale (dopo mangiato). Quindi sono sconsigliate per chi ha problemi di diabete o alterata tolleranza al glucosio (prediabete).

Se le castagne sono lasciate raffreddare dopo la cottura, gli amidi tendono a ricomporsi formando una struttura detta “amido resistente” che resiste alla digestione e arriva integro nell'intestino crasso, dove può essere fermentato dai batteri intestinali.

L’amido resistente consente un minor impatto sulla variazione di glucosio nel sangue. Ma, purtroppo,  la fermentazione da parte dei batteri produce gas a livello intestinale, provocando gonfiori addominali e flatulenza. Questi disturbi sono tipici delle grandi abbuffate di castagne.

Sfortunatamente non sono consentite le grandi abbuffate!


Come detto prima il contenuto di nutrienti è simile a quelli del pane e la pasta e simile deve essere la sostituzione in grammi per non “sgarrare” il piano alimentare.

Una castagna pesa in media 10g. Circa 8 castagne possono sostituire di un piatto di pasta medio o una rosetta.




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